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Disponibile dall’1 ottobre in streaming e download online, “Voglio l’inferno” è il nuovo disco della band marchigiana Ego 3.

Anticipato dai singoli “Bevo” e “Respirare”, “Voglio l’inferno” è il racconto di un uomo disperato che si rifugia nell’alcol per ritrovare la bellezza della vita: la volontà di esistere e di vivere secondo i propri termini oltre la morale e la salute, oltre il proprio corpo e le sue debolezze.

Il concept vede il protagonista che, come nel precedente disco “Nel buio”, affronta la follia intesa questa volta come lo spingersi oltre i propri limiti e la propria vita. Si affida all’alcol così da trascinare la sua anima negli inferi per sentirsi un’ultima volta libero. Una libertà perversa e amorale. Sentimento che risente della claustrofobia pandemica vissuta in questi ultimi anni.

“In un mondo di chiusura, di moralismo opprimente e di falsa inclusività, gridiamo folli la gloria della nostra pazzia amorale e nichilista. Dentro ognuno di noi brucia l’inferno, ed è un posto magnifico” affermano Jonathan Banchetti ed Emanuel Accattoli degli Ego 3.

Bevo, Incubo, Respirare, Fortunato, Penombra, Sabba, Dea, Rituale, Segugio di sogni e Rinato sono le tracce che compongono un disco caratterizzato da un sound che oscilla tra stoner e alternative rock con alcune influenze heavy metal, in cui gli Ego 3 si ispirano ad artisti come Black Sabbath, Led Zeppelin, Litfiba, Rammstein e Alice Cooper.

Chi sono gli Ego3?

Composti da Jonathan Banchetti ed Emanuel Accattoli, gli Ego 3 sono un power duo italiano alternative rock caratterizzato da sonorità ruvide e testi cupi che nuotano tra l’intimo, il sociale e l’esoterico. Nel 2019 pubblicano il primo album “Nel buio” e lo promuovono suonando in tutt’Italia, aprendo a Sick Tamburo, Giorgio Canali, Hate & Merda e facendo ballare i detenuti del carcere di Parma.

Dopo la pubblicazione dell’EP “Così sia” [2021] e l’apertura ai Litfiba al Bambù Festival, nel 2022 arriva il disco “Voglio l’inferno”, racconto di un uomo disperato che si suicida con l’alcol per ritrovare la bellezza della vita.

“Ci sono persone che per predestinazioni sconosciute hanno la capacità di vedere e percepire le sfumature più sottili, a volte terribili, della realtà che ci circonda. Noi modelliamo con fuoco elettrico queste sensazioni intime e profonde, forgiandole in musica e liberando i nostri ascoltatori dalle catene della loro incoscienza.”