goodbye_coverart

Nostalgia e salvezza. Goodbye, il nuovo singolo di Francesco Brini e INA, narra della ricerca di senso nonostante le fragilità di un amore. Imperfetto come i sorrisi e la bocca che pende da ami di tristezza, nel bellissimo e complesso testo di INA arricchito anche dall’interpretazione sensibile e delicata di Francesco Brini. Giochi di parole ed assonanze rendono dinamica e moderna la scrittura ma senza tradire la spontaneità dell’interpretazione. Piena e sincera.

A rendere l’atmosfera sognante e magica ci pensa il pianoforte di Federico Giachetti e una batteria dirompente, che spezza il brano a metà, accompagnando i flow della strofa Rap di INA.
Il contrasto tra la voce dolce e appassionata di Francesco Brini e l’aggressività gridata (ma senza dalla voce di INA, ci riportano a un’esplosione emotiva mescolata ed unica. Il brano presenta un ritornello in inglese ( a differenza delle altre sezioni in italiano) con inserti corali di ottave diverse in sottofondo (da ascoltare in cuffia, rigorosamente). Il sound è ampio, aperto, oseremmo dire sacrale. Perché è una preghiera d’altronde, e il cielo ti risponde se gli dici goodbye. È talmente vera e reale la materia testuale, forse frutto dell’esperienza degli autori (ma è così importante, poi?), che lascia letteralmente l’amaro in bocca il continuo finire di queste storie appena accennate, intuibili e mai didascaliche. Ogni storia porta ad un addio, a quel semplice ma doloroso goodbye , gridato su una montagna e sussurrato in una biblioteca; un addio solenne riempito di amarezza ma anche liberazione. Ed il senso finale di tutto, forse, è proprio in questa accettazione che tutto è come deve essere, e un addio non cancella tutto quello che c’è stato prima.

Etichetta 00_crew
Articolo di AlQuadro
Amazon Music