Ritorna F-Low Cost e questa volta non è solo…

“Cominciami ad amare” è il nuovo singolo di Federico Miotti, in arte F-Low_Cost, giovanissimo artista trap- hip hop di Terni, con la partecipazione di Matteo Viano, raffinato cantautore pop di classe 83 F-Low Cost aveva esordito con Live evil, un pezzo di carica emotiva e tensione elevatissima, in cui il suo flow tagliente inchiodava al muro e lasciava letteralmente senza respiro l’ascoltatore. In questo nuovo brano scopriamo un lato diverso di Federico, più morbido e rilassato; il flow pungente e sparato di getto in faccia lascia il posto a un colore più morbido e notturno, frutto della sensibilità cantautoral-pop di Matteo Viano.
Andiamo ora a fondo di questo nuovo pezzo, dal sapore di inizio autunno. Ci accoglie una chitarra elettrica che sembra uscita da un vecchio disco dei RHCP, a cui si aggiunge presto una drum machine minimale per creare un sottofondo ipnotico ed essenziale. Le voci di Federico e Matteo si inseriscono in questo contesto accogliente, e subito si nota la scelta di utilizzare al minimo l’effettistica vocale, in modo da rendere più autentici e diretti gli stilemi trap hip-hop. Questa scelta, azzeccatissima, permette una maggiore connessione tra l’ascoltatore e l’artista, ed è coerente con il testo, che parla d’amore, inteso come “quell’amore”, quello importante, quello che ti fa abbassare lo sguardo quando lei incrocia i tuoi occhi. Il ritornello è una dichiarazione di pura vulnerabilità, “cominciami ad amare come fossi una bambina”, una richiesta di amore incondizionato, puro, pulito.
La fusione di generi in questo pezzo è pressoché perfetta: il primo ritornello, cantato da Federico/F-Low Cost, ha il sapore della malinconia trap ma, come detto prima, senza il consueto eccesso di effettistica che va troppo di moda oggi (e che in questo brano sarebbe stato fuori contesto); il secondo ritornello, cantato da Matteo, ha un trasporto differente, più passionale, quasi a dimostrare che le parole possono essere le stesse ma, se interpretate con una diversa intenzione e sensibilità, cambiano completamente colore.
Federico e Matteo sono riusciti a creare una fusione perfetta tra generi, senza snaturarne nessuno e mantenendo spontaneità ed autenticità per tutto il brano. Bravissimi!

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Articolo di AlQuadro