Dopo aver sorpreso con il provocatorio singolo a tempo limitato “La festa del papà”, Ramo torna con “Mostrare la felicità”, un brano che ha il sapore della sfida e il suono della ribellione. Con la produzione di Davide Tagliapietra – nome di peso nella musica italiana, al fianco di artisti come Gianna Nannini, Tiziano Ferro e Max Pezzali – Ramo inaugura una nuova fase del suo percorso, più matura, più diretta, ma soprattutto più sincera.
Il pezzo si muove tra l’energia ruvida del punk old school (Ramones, The Clash, Social Distortion) e la modernità irriverente di artisti come MGK, Yungblud, jxdn e Mod Sun. Il risultato è un suono che non scende a compromessi, un mix potente che accompagna una denuncia lucida: quella dell’ipocrisia del sorriso forzato.
“Mostrare la felicità” è un brano che parla a chi si sente costretto a sembrare felice, a chi ogni giorno indossa una maschera per non deludere, per conformarsi. Ma dietro quel sorriso, spesso, si nasconde il caos. “Mostrare la felicità è forse la mia falsità, perché il sorriso sai non c’è, e dentro continua a piovere”, canta Ramo con la voce graffiata di chi ha scelto di non mentire più.
Il testo è un atto di accusa ma anche un invito a liberarsi: “Fare canzoni allegre, felici come vi pare, per farvi divertire e non sopperire” è una delle frasi più emblematiche del brano, in cui Ramo critica apertamente la superficialità di certa musica pop e l’ossessione per l’intrattenimento a tutti i costi. “Mostrare la felicità” non è solo una canzone: è un manifesto, una scossa emotiva in meno di tre minuti. Un pugno in faccia alle convenzioni, ma anche una mano tesa a chi si sente fuori posto. In un’epoca in cui le emozioni sono filtrate e confezionate, Ramo sceglie la verità, anche se fa male. Ed è proprio questa sua onestà a renderlo così necessario.

Da non perdere, sul canale dell’artista il video ufficiale del brano.
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