Ma quanto vale uno streaming nelle varie piattaforme ?
e quanto un’artista può crearsi un gruzzoletto che poi può reinvestire nella musica stessa?
ci eravamo fermati qui la vostra scorsa….
Ebbene sì, con le piattaforme digitali anche un’artista denominato emergente, se lavora bene, può guadagnare dei soldini che può magari poi reinvestire nella musica stessa. Ma andando nel concreto quanto vale in soldoni uno streaming musicale..?
Andiamo a vedere:
-Spotify ha il 65% del mercato musicale digitale, con Spotify si differenziano tre tipi di abbonamenti, Free, il Premium, e il Family, a seconda di che abbonamento hai uno streaming ha un dato valore. Ora non voglio fare il matematico, anche perché risulterebbe impossibile, ma “tricche e branca” (espressione di chi vuole fare un riassunto) un ascolto su Spotify si aggira tra 0,0016 e lo 0,0022 € ad ascolto…
Capite bene che per guadagnare dei soldini è inutile andare a spendere €50 euro o più in servizi o curatori per magari 10k o 20k che non ti frutteranno sicuramente la spesa fatta… Come detto in precedenza dobbiamo pensare al digitale come un seme da coltivare e innaffiare e farlo diventare un po’ alla volta pianta…
-Apple music non ha la percentuale di mercato di Spotify ma la cosa che balza agli occhi, dopo vari esperimenti, è che il valore di uno streaming su Apple è notevolmente più alto del valore di uno streaming su Spotify. Un ascolto sulla piattaforma che ha come abbonamenti ho il premium o il family da dividere con la propria famiglia, varia da € 0,004 a €0,007 , capite bene che male che vada è il doppio di Spotify o addirittura il triplo.
-Passiamo al colosso Amazon che negli ultimi tempi in termini di qualità di ascolto musicale sta prendendo sempre più piede, io lo preferisco alle due precedenti, mi piace ascoltare la musica con una qualità più alta, e tra l’altro ha un valore anch’esso molto più alto di Spotify da 0,005 ad ascolto fino ad un massimo di 0,008 praticamente il quadruplo .
Quindi capite bene che puntando solo su Spotify non si va da nessuna parte, anche perché un’artista per acquisire credibilità deve avere ascolti un po’ di tutte le piattaforme e non può avere 100k su Spotify e 10 sulle altre piattaforme ma seguendo il mercato, se uno riesce ad avere 100k su Spotify dovrebbe almeno averne 40k su Apple e altrettanti su Amazon…
Così l’artista può assumere credibilità…
Il mio consiglio è quello di provare ad entrare in più playlist possibili sulle varie piattaforme e non fossilizzarsi solo su Spotify, così facendo si innesca un vortice che in qualche modo continua a girare anche dopo la promozione ufficiale di un brano o di un disco continuando a girare sulle playlist di persone sempre diverse in giro per tutto il Mondo, portando comunque nelle casse dell’artista una cifra piccola media alta che sia che può renderlo soddisfatto ma nello stesso tempo e parlo per me, può trovare le risorse per continuare a creare, promuovere, e muoversi in questo campo sempre più difficile della Musica…
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