Dopo il lavoro per il disco del 2020 “La rinascita del viola” ed i brani contenuti all’interno (uno più bello dell’altro), Giosef, cantautore di classe 1982 (e di classe lui ne ha da vendere), i 40 che scoccano, l’età perfetta secondo alcuni, l’equilibrio tra freschezza ed esperienza. “Niente da capire” è il suo nuovo singolo, che anticipa il progetto discografico “Amore e Psiche”, ed è una boccata d’ossigeno in questa fase storica così buia e priva di certezze, con un’umanità sbattuta da una parte all’altra, tra pandemie e guerre assurde.
Sentire la voce rassicurante di Giosef, cullati dal mood sereno di trombe e rhodes, porta all’apertura di uno spazio di quiete, dove poter (e potersi) lasciar andare…e respirare.
Il messaggio di pace, rispetto e amore è totalmente autentico e senza un briciolo di retorica (e anche questo è avere classe). Giosef riprende il discorso de “La vita è un gioco”, invitandoci ancora a lasciar fare alla vita, abbandonare le manie di controllo. Fidarci. Si potrebbe parlare per ore di fisica quantistica applicata alla realtà citando The Secret, Osho, Tolle, Joe Vitale. E se bastasse solo una canzone a farci prendere consapevolezza che, in fondo, non c’è davvero bisogno di niente da capire per godere appieno di questa vita?
La voce di Giosef può essere dolce, ironica, sbruffona, malinconica…siamo di fronte ad un Artista dalle innumerevoli sfumature espressive, e in “Niente da capire” si lascia andare totalmente, regalando una dinamicità ipnotica alla canzone che ti fa venire voglia di sentirla e risentirla a loop. La canzone ideale per svegliarsi al mattino, gustarsi il caffè e caricarsi di energia positiva; e infatti nella mia playlist del mattino ho inserito “Niente da perdere”, a far compagnia a “The man in me” (per rimanere in tema Lebowski), a Peaches en Regalia e tante canzoni che ti infondono pace e serenità.
Il videoclip che accompagna la canzone è uno spettacolo di autoironia, dove i diversi punti di vista diventano decine di paia di occhiali e Giosef si trasforma in un dottor Jacoby piemontese (per chi ha visto Twin Peaks) o alternativamente in un Big Lebowski in pieno trip. Il coro di ricci con papillon che arrivano improvvisamente nel ritornello valgono il prezzo del biglietto. Bravissimo Giosef, ma adesso facci sentire tutto il resto del
disco!!
Ovviamente su tutte le piattaforme digitali e nelle nostre playlist.
Articolo di AlQuadro
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