Quanto dolore si cela dietro le parole mai dette? Con il suo nuovo singolo “Come te” (PaKo Music Records/Believe Digital), Francesco Luz affronta il tema dell’incomunicabilità nelle relazioni, trasformandolo in un viaggio musicale che oscilla tra fragilità e forza, tra introspezione e ribellione.
Il brano si apre con la delicatezza di una ballata intima, lasciando spazio a un crescendo che sfocia in un’esplosione pop-rock e disco, quasi a voler rappresentare il tumulto interiore di chi lotta per farsi ascoltare. Una costruzione musicale che rispecchia perfettamente il contrasto emotivo della canzone: il desiderio di aprirsi contro la paura di farlo, la tensione tra la solitudine e il bisogno di liberarsi da schemi tossici.
Il testo si muove tra umiliazione, frustrazione e il bisogno di riscatto, con versi che colpiscono per la loro sincerità. «Devo cancellare anni inutili passati senza mai parlare, solo urlare a farsi male» è uno dei passaggi più intensi, in cui Luz mette a nudo il peso di anni vissuti in un silenzio soffocante. Ma il ritornello – «Non sono come te» – è una dichiarazione di indipendenza, un grido di autodeterminazione che invita a spezzare le dinamiche nocive per riscoprire la propria autenticità.
Con “Come te”, Francesco Luz non si limita a raccontare una storia personale, ma solleva una riflessione universale sul ruolo della comunicazione nei rapporti umani. Il brano è un invito a trasformare il silenzio in uno strumento di crescita, a prendere consapevolezza del proprio valore e a trovare il coraggio di esprimere ciò che si prova.
Un pezzo intenso, diretto, che segna un’evoluzione nel percorso artistico di Luz, confermandolo come un cantautore capace di coniugare profondità emotiva e sperimentazione sonora.

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